Anche quest'anno, puntuali, sono arrivate fra la corrispondenza delle lettere di un fantomatico Registro Italiano in Internet.
Il logo richiama vagamente quello di Telecom Italia. Il contenuto della lettera sembra una normale operazione burocratica obbligatoria per chiunque sia intestatario di un dominio Internet. Attenzione, non è così.
Questa società, che ha sede in Germania, è una società privata che da anni cerca di guadagnare soldi grazie all'invio di queste lettere un po' ambigue. L'incauto che firma il modulo dovrà pagare la somma di 958 euro l'anno. Per cosa? Per essere presente su un sito (neanche ben posizionato), di un'azienda tedesca, che nulla ha a che vedere con organismi ufficiali. L'unico Ente preposto alla registrazione dei domini italiani (.it) è infatti il NIC, presso il Consiglio nazionale delle Ricerche, a Pisa.
Cosa fare dunque se arriva una lettera del genere? Consideratela come una pubblicità probabilmente ingannevole, e regolatevi di conseguenza, magari segnalandoli agli enti preposti al controllo. Se ignorerete la lettera non succederà nulla. Il vostro sito continuerà e essere attivo e visibile sul Web.
Purtroppo, molte aziende italiane cadono in errore (nella lettera si parla prima di registrazione gratuita, ma poi di un ordine soggetto a spese, creando ambiguità) e firmano convinti che sia un atto dovuto, regalando quasi 1000 euro a un'azienda tedesca che approfitta dell'ignoranza italiana in materia di Internet.
Quindi invitiamo tutti coloro che ricevono lettere di questo tipo, in caso di dubbio, a contattare il proprio fornitore di fiducia di servizi Internet, che vi saprà aiutare a non buttare soldi inutilmente.